Uno stile di vita attivo è da tempo considerato uno dei pilastri della prevenzione del diabete di tipo 2. Tra le attività più semplici ed efficaci, la camminata quotidiana si distingue per accessibilità e benefici diffusi, anche per chi parte da un livello base di allenamento. Ma camminare ogni giorno può davvero aiutare a prevenire questa patologia?
I benefici della camminata nella prevenzione del diabete
Diversi studi scientifici hanno confermato che una camminata quotidiana di almeno 30 minuti a passo sostenuto contribuisce a migliorare la sensibilità all’insulina, il che significa che il corpo utilizza meglio il glucosio presente nel sangue, riducendo il rischio di iperglicemia.
L’attività aerobica come la camminata:
aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo, uno dei principali fattori di rischio per il diabete;
abbassa i livelli di zucchero nel sangue;
migliora la circolazione e riduce il rischio cardiovascolare, spesso associato al diabete;
ha effetti positivi sull’umore, grazie alla produzione di endorfine, supportando anche la gestione dello stress, un altro elemento che può influenzare la glicemia.
Non serve correre o fare grandi sforzi: anche una camminata moderata ma costante, fatta tutti i giorni, può portare benefici significativi, soprattutto se abbinata a una dieta bilanciata e a uno stile di vita sano.
Quanto camminare ogni giorno?
La World Health Organization (OMS) raccomanda almeno 150 minuti di attività fisica moderata a settimana, il che si traduce in poco più di 20 minuti al giorno. Tuttavia, per ottenere effetti più evidenti nella prevenzione del diabete, 30-45 minuti di camminata al giorno possono fare la differenza.
Inoltre, anche camminare dopo i pasti, soprattutto dopo pranzo o cena, può aiutare a ridurre il picco glicemico postprandiale, migliorando ulteriormente la risposta metabolica.
Camminare è un gesto semplice ma potente: non richiede attrezzature, si può fare ovunque e, se fatto con regolarità, ha un impatto concreto sulla prevenzione del diabete.